La stipsi è senza dubbio un problema rilevante. Lo testimoniano gli accessi per tale disturbo presso gli ambulatori di medicina generale e presso specialisti del settore. Non ultimo il dato sulla spesa sanitaria per farmaci ed integratori volti a contrastare il fenomeno.
In sintesi i pazienti che vengono definiti “stitici” si possono distinguere tre sottogruppi principali in base ai sintomi che l’accompagnano:
- poche evacuazioni senza stimolo. 2. difficoltà di espulsione delle feci. 3. evacuazione con dolore addominale
Queste differenze orienteranno la diagnostica e la terapia.
Un Rx dei tempi di transito intestinali, una Rx colpo-defecografia o RM defecografia, una manometria anorettale e, a volte, dei tests neurofisiologici stabiliranno se il problema è la pigrizia intestinale oppure la presenza di un prolasso rettale e/o di un intestino irritabile. La colonscopia servirà invece ad escludere altre patologie organiche, anche maligne.
In tutti i casi è prioritario modificare lo stile di vita e correggere l’alimentazione: in pratica più attività fisica, più fibre e più liquidi. A questo si aggiungeranno nel breve periodo lassativi e ammorbidenti fecali, stimolanti della motilità intestinale e facilitatori della defecazione come clisterini e supposte di glicerina. Nel medio-lungo periodo è meglio puntare su terapie di mantenimento con modulatori intestinali, e rieducazione intestinale e del pavimento pelvico. A questo scopo possono contribuire le terapie olistiche di tipo omeopatico/omotossicologico, le terapie di risanamento dell’ecosistema colico inclusi i probiotici, il biofeedback e le elettrostimolazioni.
In pochi casi, quelli in cui è presente un prolasso, può essere necessario l’intervento chirurgico. La terapia chirurgica infatti trova un suo spazio nella risoluzione della defecazione ostruita. In questo caso, quando l’ostruzione alla defecazione è dovuta ad un prolasso rettale che si invagina associandosi o meno ad un rettocele o ad un enterocele, l’intervento chirurgico può diventare la soluzione migliore. Nel corso degli anni sono stati proposti numerosi interventi tendenti a risolvere questo problema:
Interventi per via addominale: sono rappresentati soprattutto dalla rettopessi ventrale laparoscopica. Il retto viene riposizionato nella sua sede con l’ausilio di materiale protesico. A volte, in caso di dolico-colon, può essere necessaria una resezione del colon-retto.
Interventi per via transanale: consistono nella resezione del prolasso con suturatrici meccaniche (STARR/TRANSTAR). Concettualmente questi interventi sembrano essere quelli più idonei alla risoluzione della stipsi in considerazione della minore invasività e dei risultati.
La stipsi è solo un sintomo e non può essere trattato allo stesso modo in ogni caso, ma necessita di terapie e trattamenti personalizzati.