L’anoscopia ad alta risoluzione, sfruttando l’esperienza maturata dai ginecologi con la colposcopia, si è sviluppata per la gestione delle lesioni squamose intra-epiteliali dell’ano (SIL), che, come per la cervice uterina, sono lesioni precancerose HPV-correlate.
Questa patologia è oggi in aumento in entrambi i sessi per i cambiamenti delle abitudini sessuali, ma soprattutto per l’aumento di incidenza nei soggetti considerati ad alto rischio: uomini omo/bisessuali e pazienti con infezioni da HIV.
L’esame consiste nella ispezione, “magnificata” almeno 25 volte, della zona transizionale, del canale anale e della cute perianale. Dopo la applicazione di acido acetico e/o di soluzione di Lugol, l’obiettivo della anoscopia ad alta risoluzione è quello di rendere visibili e accentuare le caratteristiche e i cambiamenti morfologici di una displasia che, in caso di H-SIL, sono i precursori del carcinoma squamoso dell’ano.
Le infezioni da HPV generalmente determinano le lesioni nella zona transizionale, dove avviene il passaggio da epitelio squamoso a epitelio cilindrico transizionale.
Il kit consiste in un anoscopio lungo 55mm, un raccordo fenestrato e una telecamera che permette l’acquisizione delle immagini magnificate e di filmati.
Attraverso le finestre dell’adattatore è possibile eseguire le colorazioni necessarie, biopsie ed eventuali trattamenti ablativi.
Il paziente viene fatto accomodare su un comune lettino da visita sul fianco sinistro (Posizione di Sims).
Prima di iniziare l’esame si introduce nel canale anale una garza imbevuta di acido acetico al 3 o al 5% per alcuni minuti. Si procede quindi all’introduzione dell’anoscopio e all’ispezione della zona transizionale del canale anale. Successivamente si colora il canale anale con soluzione di Lugol.
L’acido acetico permette di individuare delle aree sospette per displasia accentuando la colorazione bianca (Acetowhite positiva).
Se si usa la soluzione di Lugol invece le aree sospette, a differenza dell’epitelio normale, non saranno colorate.
Le aree sospette così evidenziate saranno sottoposte a biopsie, ed eliminate con ablazione o escissione se positive all’esame istologico per neoplasia anale intraepiteliale di alto grado (AIN II e III/H-SIL).
In caso di lesioni con displasia di basso grado (AIN I e L-SIL), queste saranno seguite al follow-up con controlli periodici.