Consigli nutrizionali

LA DIETA NELLA STIPSI

A cura della Dott.ssa Silvia Silvani

Nutrizionista

(Per contatti telefonare al numero +39/3403721171)

Esempi di dieta per varie patologie intestinali sono disponibili nell'area NEWS

STIPSI NELL'ADULTO

Lo stile di vita sedentario e la stipsi contribuiscono all’insorgenza delle emorroidi e di molte patologie ano-rettali.

In particolare la stipsi che agisce in due modi:

  1. determina la formazione di feci dure, per la ridotta attività motoria intestinale, e
  2. richiede uno sforzo nella defecazione prolungato ed eccessivo. Questo favorisce il sanguinamento e lo sviluppo di una patologia latente.

 

È quindi prioritario evitare la stipsi sia come forma di profilassi per la maggior parte delle patologie dell’ano-retto, sia nella malattia conclamata per favorire la guarigione e/o impedire un peggioramento del quadro clinico o la comparsa di complicanze.

La dieta è il fattore principale per raggiungere il risultato.

Ai pazienti si deve consigliare di:

  • i) Aumentare l’introito di liquidi. Se si beve una quantità sufficiente si può prevenire la stipsi. A ogni paziente si dovrebbe consigliare di bere almeno 1500/2000 ml di acqua al giorno.
  • ii) Ridurre l’assunzione di caffè e tè. La caffeina ha effetti collaterali costipanti e si deve limitare l’assunzione di tè o caffè a non più di 2-3 tazze al giorno.

 

  • iii) Evitare frutti secchi. Questi alimenti sono costipanti. Il cioccolato è un prodotto particolarmente costipante.
  • iv) Evitare l’uso di FANS e tranquillanti. Questi farmaci sono noti per i loro effetti collaterali costipanti.
  • v) Aumentare il contenuto di frutta/fibre nella dieta. La frutta utile comprende mele, datteri, uva passa, prugne e fichi. I vegetali consigliati comprendono tutti i legumi (piselli, fagioli, lenticchie), i cavoli, gli spinaci, le verdure a foglia larga e il rabarbaro.

Le fibre possono aumentare con l’assunzione di crusca e di alimenti preparati con farina integrale.

Inoltre è utile evitare, o almeno ridurre, l’assunzione di alimenti a basso contenuto in fibre (pane bianco, riso raffinato, patate, alimenti dolci e secchi).

Oltre alla necessità di ridurre l’apporto calorico, gli alimenti con elevato contenuto in carboidrati o grassi non dovrebbero costituire la parte principale di ogni pasto.

I pasti dovrebbero essere regolarmente suddivisi ogni 3-4 ore e si dovrebbe evitare di mangiare cibi pesanti subito prima di andare a dormire.

Le bevande alcoliche aumentano la circolazione periferica e quindi aumentano il sanguinamento, specialmente emorroidario.

Gli alimenti piccanti irritano la mucosa ano-rettale e aggravano la sintomatologia.

INDICAZIONI DIETETICO-COMPORTAMENTALI

Come primo provvedimento si aumenta la quantità di fibre introdotte con l’alimentazione, le fibre svolgono un ruolo centrale in quanto aumentano il volume delle feci, trattengono acqua e consentono la proliferazione della flora batterica con ulteriore incremento del residuo fecale.

Va comunque sottolineato che l’arricchimento della dieta in fibre deve essere lento e graduale in modo da consentire l’adattamento della flora intestinale ed evitare cosi disturbi quali meteorismo, flatulenza, crampi.

Oltre che dagli alimenti la fibra può essere assunta tramite integratori dietetici a base per esempio di crusca o psillio assunti con abbondante acqua, preferibilemnete lontano dai pasti e sempre sotto consiglio e prescrizione medica.

In aggiunta alla fibra è fondamentale assumere ogni giorno elevate quantità di liquidi (minimo 2 litri/die) sotto forma di acqua o bevande di vario tipo: spremute, brodi, tisane.

Ulteriori benefici provengono da uno stile di vita attivo poiché l’esercizio fisico favorisce la peristalsi intestinale.

Occorre considerare un aspetto spesso sottovalutato dal paziente, ossia non ignorare lo stimolo defecatorio; a volte, infatti, i ritmi di vita veloci, costringono a rinviare l’atto della defecazione o non consentono la necessaria tranquillità con cui questo atto deve essere espletato.

La necessità di trattenere le feci e rinviare l’evacuazione determina nel tempo una progressiva diminuzione della sensibilità al riflesso defecatorio.

CONSIGLI DIETETICI

Quantità giornaliera di fibra mista (solubile + insolubile) raccomandata per gli adulti:

QUOTA MINIMA: 25 grammi

QUOTA OTTIMALE: 30-35 grammi

Le 4 regole fondamentali da seguire a questo scopo sono:

  1. consumare 4-5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno
  2. consumare almeno 1 porzione di legumi 1-2 volte per settimana
  3. consumare almeno 3-4 porzioni di amidi (pane e derivati, pasta, patate, riso, polenta, orzo, farro, tuberi, etc.) al giorno
  4. bere 1 litro e mezzo o 2 litri al giorno di acqua o altri liquidi

In pratica:

per raggiungere i 25 grammi giornalieri circa di fibre si devono consumare:

2 porzioni di verdura bollita PIU’ 3 frutti mediamente grandi senza buccia PIU’ almeno 3-4 porzioni medie di amidi.

Oppure

1 porzione abbondante di verdura bollita PIU’ 1 porzione di verdura cruda mista PIU’ 3 frutti mediamente grandi senza buccia PIU’ 3-4 porzioni medie di amidi

Oppure

1 porzione abbondante di verdura bollita PIU’ 1 pomodoro o 1 cetriolo o 1 finocchio mediamente grandi PIU’ 3 frutti mediamente grandi  senza buccia PIU’ almeno 3-4 porzioni medie di amidi.

per raggiungere i 35 grammi ottimali giornalieri di fibre si devono consumare:

Almeno 3-4 volte per settimana i tipi di verdura e frutta di stagione più ricchi di fibra (cicoria da campo, carciofi, melanzane, cavolo, verza, fagiolini, fragole, kiwi, pere, mele, arancia, pompelmo). La frutta con la buccia, gli amidi integrali e 1-2 volte per settimana i legumi in zuppe, minestre o come piatto forte.

Considerate che:

  1. 1 porzione di verdura cotta mista, cioè 250 gr di verdura cotta apporta mediamente 5,50 gr di fibra alimentare
  2. 1 porzione di verdura cruda mista così composta: insalata/lattuga/radicchio/carota a piacere + 1 pomodoro medio o 1 cetriolo medio o metà finocchio, pesa circa 200 gr e apporta 4,5 gr di fibra alimentare
  3. 1 pomodoro grande crudo o 1 cetriolo grande o 1 finocchio o 1 carota grande corrispondono a circa 200 gr di verdura cruda e apportano mediamente 5 gr di fibra alimentare
  4. 1 porzione media di legumi bolliti pari ad almeno 100 gr a cotto apporta mediamente 7,30 gr di fibra alimentare
  5. 1 porzione di frutta fresca costituita da un frutto medio oppure da 3-4 frutti piccoli pesa circa 200 gr e apporta mediamente 2,6 gr di fibra alimentare
  6. un’alimentazione equilibrata contiene 3-4 porzioni di amidi al giorno le quali forniscono mediamente all’incirca 5-6 gr di fibra alimentare (amidi non integrali)

Qualche consiglio in più:

Eventuali fastidi derivanti dall’uso dei legumi (flatulenza, gonfiore) possono essere ovviati:

  • abituando l’intestino a quantità graduali, aumentandone le porzioni progressivamente
  • consumandoli in forma di passati, creme o purè
  • consumandoli soltanto come piatti unici, o a base di cereali e verdure (zuppe miste, pasta e fagioli, riso e piselli, pasta e ceci, etc.); il loro valore nutrizionale perfettamente bilanciato in amidi e proteine, non richiede infatti in alcun modo l’abbinamento di questi piatti con alimenti di origine animale (carni, pesce, salumi o formaggi)

 

L’eccessiva concentrazione in un solo pasto, l’assenza totale o l’insufficiente quantità negli altri pasti di cibi ricchi di fibra (verdure, frutta, amidi integrali, legumi), l’abitudine a consumare un solo pasto abbondante e completo al giorno, saltando gli altri pasti e passando molte ore a digiuno, spesso provocano: rallentato transito intestinale, dolori, distensione addominale, meteorismo, etc.  

STIPSI NEL BAMBINO

Nonostante l’abbondanza di cibo, l’apporto di alcuni nutrienti spesso risulta inferiore ai livelli raccomandati, per esempio l’assunzione costante di frutta e verdura, ed è chiaro che in situazioni del genere sono proprio i bambini i soggetti più a rischio di carenze, sia per gli elevati fabbisogni che contraddistinguono l’intera fascia d’età, sia per le abitudini alimentari non sempre ottimali.

Dunque una situazione di stitichezza molto spesso si osserva statisticamente in seguito alla diffusione dei seguenti errori:

  1. eccesso del consumo energetico totale
  2. eccesso del consumo totale di proteine in particolare di quelle animali
  3. eccesso di zuccheri semplici a discapito di quelli complessi (pasta e riso)
  4. eccesso di lipidi, in particolare grassi saturi e colesterolo
  5. riduzione del consumo di fibra
  6. sedentarietà
  7. scarso apporto di liquidi

Quindi secondo queste osservazioni andrebbe suggerito quanto segue:

suddividere l’alimentazione giornaliera in 4-5 pasti, il pranzo e la cena dovrebbero prevedere un primo e un secondo piatto accompagnati da abbondante frutta e verdura, far bere i bambini almeno 1,5 l di acqua al giorno lontano dai pasti.

Come indicazioni utili per la preparazione dei pasti principali si possono consigliare le seguenti cadenze:

  • 2 volte al giorno (se non ci sono condizioni di sovrappeso): pasta, riso o pane
  • 2 volte al giorno: frutta e verdura
  • 4 volte la settimana: carne preferibilmente pollo, coniglio, tacchino, manzo magro
  • 4 volte la settimana: pesce
  • 4 volte la settimana: legumi (da considerare come secondo piatto e non come contorno)
  • 1-2 volte la settimana: formaggio fresco
  • 1-2 volte la settimana: uova