Manometria anorettale

La manometria anorettale studia le pressioni del canale anale, valuta la coordinazione motoria tra retto e ano e definisce le sensazioni rettali.

Le informazioni fornite sono utili per testare i meccanismi della continenza e indispensabili per diagnosticare una disfunzione ano-rettale.

Indicazioni all'esame:

I muscoli anali e del pavimento pelvico sono coinvolti in due funzioni fondamentali per garantire una normale funzione intestinale e una buona qualità di vita: la continenza anale e la defecazione.

L’incontinenza fecale è l’espressione di una ipofunzione, e quindi spesso di una ipotonia, dell’apparato sfinteriale anale che comporta la perdita involontaria di gas, feci liquide e/o feci solide.

Le sue cause sono:

  1. una lesione muscolare a seguito di un trauma ostetrico associato o meno a lacerazioni durante il parto e/o a episiotomie troppo generose;
  2. Un difetto d’innervazione secondario a un danno da stiramento del pavimento pelvico che si verifica in presenza di perineo discendente;
  3. La presenza di un prolasso rettale con invaginazione retto-anale e/o rettocele
  4. Problemi funzionali intestinali con forme di diarrea e urgenza evacuativa.

Al contrario l’eccesso di attività dei muscoli anali e del pavimento pelvico, ovvero l’ipertono anale, danno luogo a una forma di stipsi, detta da ostruita defecazione. Il risultato è la difficoltà a defecare, pur in presenza di uno stimolo rettale, per il mancato completo rilasciamento dello sfintere anale oppure per una contrazione muscolare cosiddetta “paradossa”. In pratica, a seguito della spinta, per poter evacuare, al posto di avere un rilasciamento che facilita l’espulsione delle feci, si riscontrerà una chiusura spastica dell’ano, impedendo di fatto la defecazione, anche dopo intensi sforzi (straining).

Ragade anale per valutazione funzionale degli sfinteri; 

Valutazione funzionale pre-operatoria (interventi per patologie anorettali, prima di ricanalizzazione dopo Hartmann); 

Proctalgia da sospetto ipertono sfinteriale; per lesioni o malattie neurologiche; 

Nei bambini e nei giovani in cui, in presenza di megaretto, si debba distinguere una malattia congenita agangliare (morbo di Hirshsprung) da una forma funzionale.

Come si svolge l'esame:

L’apparecchio è costituito da un cateterino semirigido a perfusione continua con aperture radiali ed elicoidali in modo da registrare contemporaneamente in vari punti rispetto alla lunghezza e alla circonferenza del canale anale; in punta è presente un palloncino che, gonfiato ad aria, serve a evocare il riflesso inibitorio e a valutare la sensibilità rettale.

Il catetere è raccordato a un trasduttore e a sua volta a un poligrafo multicanale computerizzato.

L’esame viene eseguito a retto vuoto, dopo un clistere di pulizia eseguito 3 ore prima dell’esame, con il paziente in decubito laterale sinistro.

Il catetere lubrificato viene introdotto nel retto e ritirato progressivamente (manovra di pull-through) rilevando i dati pressori a riposo, in contrazione e dinamici.

Valutazioni manometriche:

L’esame manometrico studia vari aspetti della funzionalità anorettale:

  1. Pressione basale del canale anale: riflette l’attività tonica degli sfinteri a riposo. Circa l’80% è dovuto allo sfintere anale interno
  2. Riflesso retto-anale inibitore: è un riflesso proprio dello sfintere anale interno che viene evocato insufflando un palloncino posizionato nel retto e consiste in una caduta pressoria nel canale anale. L’entità e la durata del calo pressorio è dipendente dal volume insufflato. Prima del rilasciamento compare sempre un aumento di pressione che corrisponde alla contrazione riflessa dello sfintere anale esterno.
  1. Contrazione massima volontaria: al paziente viene chiesto di contrarre lo sfintere in modo massimale e mantenere la contrazione il più possibile. Una riduzione della pressione e della durata di contrazione può essere riferita a una lesione dello sfintere anale esterno.
  2. Sensibilità rettale: gonfiando progressivamente il palloncino in punta al catetere, si può rilevare la prima sensazione di corpo estraneo nel retto, la sensazione di urgenza alla defecazione e il massimo volume tollerabile, sotto forma di dolore.
  3. Test di espulsione del palloncino: viene eseguito al termine della manometria. L’espulsione o meno del palloncino sotto ponzamento può fornire informazioni sulla coordinazione motoria retto-anale.